FAQ

Qui puoi trovare le informazioni tecniche di base utili per la corretta scelta e utilizzo dei nostri elettromandrini.

01. Come si fissa l'utensile sull'elettromandrino con pinza tipo ER?

Un corretto montaggio dell’utensile è necessario per garantire una lunga durata dei cuscinetti del mandrino e per ottenere una buona finitura superficiale.

  • Prima di fissare l’utensile sull’elettromandrino soffiare accuratamente con aria compressa il cono interno, il controdado della pinza, la pinza e l’utensile.
  • Pulirli con olio misto diluente (92%+8%) per eliminare i residui di lavorazione e se necessario utilizzare carta morbida per la pulizia.
  • Fissare la pinza sul dado e verificare che possa girare liberamente.
  • Inserirli nella cono interno dell’elettromandrino e avvitare manualmente il dado.
  • Inserire l’utensile e verificare che possa muoversi assialmente liberamente.
  • Avvitare il dado con la coppia consigliata utilizzando l’apposita chiave.
  • Controllare il run out dell’utensile. Se non si riesce a controllare l’eccentricità dell’utensile a causa dei taglienti, è possibile utilizzare una barra rettificata diritta dello stesso diametro dell’utensile. Verificando l’eccentricità della barra si ottengono informazioni sullo stato della pinza e del cono del mandrino. A questo punto devi essere sicuro che l’utensile sia dritto!! (Dalla nostra esperienza questo non è sempre vero, l’utensile può essere danneggiato)

Ti ricordiamo che la vita della pinza non è illimitata. È necessario controllare lo stato della pinza dopo molte ore di lavoro.

Non utilizzare utensili inappropriati (es. utensili con segeer, ecc…)
Se la lunghezza dell’utensile è maggiore di 80-100 mm, utilizza pinze ultra precise. (contatta l’ufficio tecnico Teknomotor per maggiori informazioni)
[email protected]

01. Come si fissa l'utensile sull'elettromandrino con pinza tipo ER?

Un corretto montaggio dell’utensile è necessario per garantire una lunga durata dei cuscinetti del mandrino e per ottenere una buona finitura superficiale.

  • Prima di fissare l’utensile sull’elettromandrino soffiare accuratamente con aria compressa il cono interno, il controdado della pinza, la pinza e l’utensile.
  • Pulirli con olio misto diluente (92%+8%) per eliminare i residui di lavorazione e se necessario utilizzare carta morbida per la pulizia.
  • Fissare la pinza sul dado e verificare che possa girare liberamente.
  • Inserirli nella cono interno dell’elettromandrino e avvitare manualmente il dado.
  • Inserire l’utensile e verificare che possa muoversi assialmente liberamente.
  • Avvitare il dado con la coppia consigliata utilizzando l’apposita chiave.
  • Controllare il run out dell’utensile. Se non si riesce a controllare l’eccentricità dell’utensile a causa dei taglienti, è possibile utilizzare una barra rettificata diritta dello stesso diametro dell’utensile. Verificando l’eccentricità della barra si ottengono informazioni sullo stato della pinza e del cono del mandrino. A questo punto devi essere sicuro che l’utensile sia dritto!! (Dalla nostra esperienza questo non è sempre vero, l’utensile può essere danneggiato)

Ti ricordiamo che la vita della pinza non è illimitata. È necessario controllare lo stato della pinza dopo molte ore di lavoro.

Non utilizzare utensili inappropriati (es. utensili con segeer, ecc…)
Se la lunghezza dell’utensile è maggiore di 80-100 mm, utilizza pinze ultra precise. (contatta l’ufficio tecnico Teknomotor per maggiori informazioni)
[email protected]

02. In quali ambienti possono lavorare i motori?

Se non diversamente specificato i motori possono lavorare in un ambiente in cui non sono presenti getti d’acqua o di refrigerante utilizzati durante la lavorazione. Il motore non può lavorare in un ambiente saturo di umidità.

Motori a tenuta sono disponibili per ambienti in cui sono presenti getti d’acqua o di refrigerante.
Per maggiori informazioni chiamare l’Ufficio Tecnico Teknomotor.

03. Quali sono i tipi di albero disponibili a catalogo?

Questo tipo di albero è disponibile per gli elettromandrini a cambio utensile manuale e per i motore HF con pinza secondo lo standard DIN 6499/B:

  • P-ER16 = per pinza ER16; diametro disponibile: da 1 a 10 mm.
  • P-ER20 = per pinza ER20; diametro disponibile: da 2 a 13 mm.
  • P-ER25 = per pinza ER25; diametro disponibile: da 2 a 16 mm.
  • P-ER32 = per pinza ER32; diametro disponibile: da 2 a 20 mm.
  • P-ER40 = per pinza ER40; diametro disponibile: da 3 a 30 mm.

E’ disponibile anche un’altra tipologia di alberi per motori HF. (Vedi il catalogo). Per alberi su misura rivolgersi all’Ufficio Tecnico Teknomotor.

04. Quali sono le dimensioni dei motori?

Ogni modello è contrassegnato da una lettera che ne indica la dimensione del telaio. La lettera “A” indica il motore più corto e la lettera “D” il motore più lungo.

Modello Potenza (kW) Dimensioni
C24/31 0,22-0,27 C24/31.pdf
C35 0,22-0,75 C35.pdf
NC35 0,22-0,73 NC35.pdf
C31/40 0,22-0,73 C31/40.pdf
C55 0,22-0,73 C55.pdf
C41/47 0,75-2,0 C41/47.pdf
C64 0,75-2,0 C64.pdf
C51/60 2,2-3,7 C51/60.pdf
C60/67 1,9-7,0 C60/67.pdf
C71/80 1,5-5,5 C71/80.pdf
C85/90 5,5-11,0 C85/90.pdf

05. Come si programma l'inverter?

Quando l’inverter è collegato al motore è necessario ricordare di modificare alcuni parametri dell’inverter per consentire al motore di funzionare correttamente e non danneggiarsi.

Attenzione:

  • alimentare il motore con una feed curve errata può danneggiare irreparabilmente il motore in pochi secondi.
  • l’impostazione di fabbrica di ogni inverter deve essere modificata per consentirne il funzionamento con motore/elettromandrino HF.

Parametri più importanti:

  • Frequenza di Base (punto A): è la frequenza a cui corrisponde la tensione massima accettabile dal motore (tensione di base). L’impostazione di fabbrica di questo parametro è solitamente 50Hz; questo parametro deve essere impostato uguale alla frequenza base del motore (solitamente 100Hz, 200Hz, 300Hz, 400Hz dipende dal tipo di motore). Il valore della frequenza base del vostro motore è scritto sulla targa dati o nel foglio istruzioni.
  • Tensione di ingresso di base: è la massima tensione di ingresso alla quale il motore può lavorare. Generalmente, questo valore è 220V o 380V, dipende dal cablaggio del motore.
  • Frequenza massima (punto B): è la frequenza massima alla quale il motore può lavorare. Può corrispondere alla frequenza base oppure può essere maggiore a seconda del tipo di cuscinetto e del grado di equilibratura.
  • Auto tuning functions:per evitare danni al motore si consiglia di non utilizzare le funzioni di autotuning del proprio inverter ma di impostare manualmente i parametri dell’inverter con una curva [V; F] lineare.

Warning: fare riferimento al manuale del produttore dell’inverter per installare correttamente l’inverter.

06. Plugs

I motori HF e l’elettromandrino possono essere forniti con diversi tipi di spine.
Il collegamento dell’alimentazione del motore (220V o 380V) deve essere indicato dal cliente nell’ordine.

Sono disponibili due modelli:

  • plugs con coperchio in pressofusione di alluminio
    plugs con terminali a vite Non sono richiesti strumenti particolari.
  • Tappi con coperchio in plastica
    I perni sono bloccati con uno strumento speciale. Questo tipo di collegamento è più veloce del terminale a vite.

07. Half key and full key balancing

Al momento dell’ordine è fondamentale richiedere il corretto tipo di equilibratura per evitare vibrazioni eccessive quando il motore è accoppiato all’utensile.
Un errato abbinamento tra utensile e albero motore provoca vibrazioni che possono compromettere il grado di finitura del pezzo oltre a ridurre notevolmente la vita del motore.

Half key balancing (HK) Half key balancing (HK):
questo metodo di bilanciamento è solitamente associato a uno strumento a uno slot. In questo caso abbiamo due rotori asimmetrici e sbilanciati che si compenseranno a vicenda quando assemblati insieme formando un sistema bilanciato.

Full key balancing (FK) Full key balancing (FK):
questo metodo di bilanciamento è solitamente associato a uno strumento a due slot. In questo caso, l’utensile è simmetrico ed equilibrato e l’albero motore è equilibrato per compensare la sporgenza della chiavetta. L’abbinamento dei due rotori creerà un sistema equilibrato.

08. Differenza tra un motore HF e un elettromandrino

La principale differenza consiste nel tipo di carico a cui può essere sottoposto il motore, carico radiale per il motore HF, carico misto, o carico assiale puro per l’elettromandrino.
L’elettromandrino è inoltre bilanciato con un grado inferiore (valore di vibrazioni inferiore) rispetto al motore HF perché sottoposto ad un processo di equilibratura dinamica.
Infine, l’elettromandrino consente una maggiore velocità di rotazione grazie alle migliori prestazioni del cuscinetto a sfere a contatto obliquo rispetto a un cuscinetto a sfere radiale.

Caratteristiche Motore HF Electrospindles Motore Rettangolare Rett. Motor Heavy Load
Carico radiale Permesso Permesso Permesso Permesso
Carico assiale Minimo Permesso Minimo Permesso
Cuscinetti anteriori Radiale A contatto obliquo Radiale A contatto obliquo
Cuscinetti posteriori Radiale Radiale / A contatto obliquo Radiale Radiale / A contatto obliquo
rpm min/max* 3000/18000 3000/30000 1000/6000 1000/9000

* i valori di rpm sono indicativi in ​​quanto dipendono dal modello.

09. Come effettuare un ordine di acquisto?

10. Scelta del verso della filettatura sui modelli BT con flange per lama

Attenzione:

  • La scelta della corretta correlazione tra il senso di rotazione del motore e il senso della filettatura dell’albero è vincolante per garantire l’incolumità delle persone coinvolte nel lavoro.
  • Un’errata correlazione tra il senso di rotazione del motore e il senso della filettatura può causare l’allentamento del controdado. Ciò può causare conseguenze gravi o fatali per l’operatore.
  • La corretta correlazione tra il senso di rotazione del motore e il senso della filettatura non consente di non considerare tutte le altre norme di sicurezza a tutela degli operatori coinvolti nelle operazioni o nella manutenzione della macchina.
  • Se il motore ruota in senso orario la filettatura deve essere in senso antiorario (mano sinistra).
  • Se il motore ruota in senso antiorario la filettatura deve essere in senso orario (mano destra).

11. Cicli di lavoro per motori elettrici (S1-S6)

La tabella seguente è stata realizzata con lo scopo di riassumere in breve il significato dei codici e delle sigle S1 e S6 (IEC 60034-1) e per consentire al cliente di scegliere rapidamente il duty cycle di cui ha bisogno e di selezionarlo correttamente in fase di compilazione dell’offerta.
I codici S2 e S3 sono riportati solo per completezza.
Per maggiori informazioni si consiglia di consultare la norma tecnica IEC 60034-1.* Se non diversamente specificato, la durata totale del ciclo (S3 e S6) è di 10 minuti ed i rapporti di intermittenza (tempo con carico/tempo ciclo totale) devono essere pari ad uno dei seguenti valori: 15%; 25%; 40%; 60%

Ovviamente il servizio continuo S1 è il più gravoso, perché, a differenza degli altri tre, non prevede un periodo di riposo.
Nelle condizioni di carico S2; S3 e S6 possono essere applicati carichi maggiori di quelli consentiti in un ciclo continuo.

 

La tabella seguente è stata realizzata con lo scopo di riassumere in breve il significato delle sigle S1 e S6 (IEC 60034-1) e per consentire al cliente di scegliere rapidamente il duty cycle di cui ha bisogno e di selezionarlo correttamente in fase di compilazione dell’offerta.
I cicli S2 e S3 sono riportati soltanto per completezza.
Per maggiori informazioni si consiglia di consultare la norma tecnica IEC 60034-1.

Code Significato Descrizione Esempi applicativi Esempi di notazione
S1 Ciclo continuo Il motore è sottoposto ad un carico continuo e costante, fino al raggiungimento dell’equilibrio termico (condizioni di regime). Quindi in teoria può funzionare continuamente fino al cedimento dovuto all’usura dei cuscinetti o di altre parti in movimento. Pompe idrauliche, ventilatori industriali, ecc. S1
S2 Ciclo di lavoro limitato Il motore è sottoposto per un breve periodo di tempo ad un carico continuo e costante, che non consente al motore di raggiungere l’equilibrio termico. Prima di avviare il motore per la seconda volta, è necessario attendere che la temperatura del motore sia uguale alla temperatura ambiente (ripristinare le condizioni iniziali). Asciugacapelli, miscelatori, ecc. S2 30min
S3 Ciclo di lavoro periodico intermittente Il motore è sottoposto ad un ciclo di carichi costituito da periodi di carico costanti e periodi senza carichi né alimentazioni elettriche. La corrente di avviamento non fa aumentare la temperatura del motore. Motori per sollevamento carichi, ecc. S3 25%*
S6 Ciclo di lavoro periodico continuo Il motore è sottoposto ad un ciclo di carichi formato da periodi di carico costanti e periodi senza carichi. Il motore è sempre alimentato elettricamente, anche senza carichi. Macchine per la lavorazione del legno, pompe oleodinamiche, ecc. S6 40%*

* Salvo diversa indicazione, la durata totale del ciclo (S3 e S6) è di 10 minuti ed i rapporti di intermittenza (tempo con carico/tempo ciclo totale) devono essere pari ad uno dei seguenti valori: 15%; 25%; 40%; 60%

Ovviamente il servizio continuo S1 è il più gravoso, perché, a differenza degli altri tre, non prevede un periodo di riposo.
Nelle condizioni di carico S2; S3 e S6 possono essere applicati carichi maggiori di quelli consentiti in un ciclo continuo.

12. Come scegliere potenza e velocità di un motore

Descrive il metodo per collegare la potenza e la velocità di un motore in base alla velocità effettiva.
Si fa ora riferimento alla figura seguente relativa al controllo di una curva [V; F] lineare.
I dati disponibili per il calcolo si trovano nel catalogo; per ogni motore viene dichiarata Potenza Nominale e Velocità Nominale (punto A).

POTENZA DEL MOTORE

Da bassa velocità fino a velocità nominale (punto A), la potenza aumenta linearmente come rappresentato dalla linea inclinata blu.
In questo tratto la potenza può essere calcolata con questa formula:

$ Power\ @\ Desired\ speed\ [kW] = {Max\ Power\ [kW]\ \over Nominal\ Speed\ [RPM]}$

Dal punto A al punto B la Potenza può essere considerata pressoché costante fino a raggiungere la velocità massima (punto B). In questo tratto la potenza si ottiene come segue:
$ Power\ [kW] =Nominal\ Power\ [kW]$

COPPIA DEL MOTORE

Da bassa velocità fino alla velocità nominale (A) la coppia del motore è uguale alla coppia nominale. Dal punto A al punto B la coppia del motore diminuisce come rappresentato dalla curva rossa nella figura sottostante. La coppia nominale si calcola come segue:

$ Nominal\ torque\ [Nm]\ =\ 9549\ x\ {Nominal\ power\ [kW]\ \over Nominal\ speed\ [RPM]}$

Caution to the minimum functioning speed: per motori ad alta frequenza esiste una velocità minima di funzionamento per garantire una corretta ventilazione del motore con un funzionamento continuo; questa velocità è di solito a 6000 rpm. Per poter scendere a velocità inferiori è necessario prevedere il montaggio di una ventola di diametro maggiorato o di un elettroventola (in questo caso contattare l’ufficio tecnico).

Figura: Potenza [W] e Coppia [Nm] in funzione della velocità [rpm].

Figura: Potenza [W] e Coppia [Nm] in funzione della velocità [rpm].

ESEMPIO DI ELETTROMANDRINO: ATC71 – A – ISO30 – SN

TYPE
TIPO
TYP
POWER
POTENZA
LEISTUNG
VOLTAGE
TENSIONE
SPANNUNG
FREQ. SPEED
VELOCITÀ
DREHZAHL
SMAX SPEED
VELOCITÀ MAX
*****
ABSORB.
ASSORB.
AMP AUFN
WEIGHT
PESO
GEW.
S1 [kW] S6 [kW] V Hz rpm Rpm A Kg
ATC71 – A – ISO30 – SN 3.8 4.6 400 200 12000 24000 8.3/10.0 21.0

Con questo elettromandrino abbiamo una potenza massima (S1) di 3,8 [kW] e una velocità nominale di 12000 [rpm]. Sotto la velocità nominale il motore genera una potenza inferiore alla potenza nominale e questo può essere visto nell’esempio.

DATA:
Esempio di velocità desiderata: 7800 [rpm];
Potenza nominale (S1): 3.8 [kW];
Velocità nominale: 12000 [rpm].

$ Power\ @\ 7800\ RPM = {3.8\ [kW]\ \over 12000\ [RPM]}\ x\ 7800\ [RPM]\ = 2.47\ [kW]$

$ Torque\ @\ 7800\ RPM\ = 9549\ x\ {3.8\ [kW] \over 12000\ [RPM]}\ =\ 3.0\ [Nm]$

Esempio: i punti verdi sono la Potenza [kW] e la Coppia [Nm] di lavoro.

Esempio: i punti verdi sono la Potenza[kW] e la Coppia [Nm] di lavoro.

LEGAME TRA VELOCITA’ E FREQUENZA

Un’altra formula utile per trovare la velocità [rpm] dalla frequenza [Hz] e il numero di coppie polari pp:
\[Speed\ [rpm] = {60 × frequency\ \over 2a}.\]

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